Abbiamo esaurito tutti gli aggettivi a nostra disposizione, per definire una squadra, che in questa competizione, sembra non conoscere ostacoli. Per carità, il calcio, in questo caso quello a 5, è meraviglioso, perchè non sempre i più forti vincono, a volte può capitare la giornata no e vengono fuori risultati incredibili. Come ogni cosa però, c'è l'eccezione, che conferma la regola. Nel caso specifico, il nostro riferimento va al Milan, che sta dominano in lungo e largo la manifestazione, ed anche quando non disputa gare brillantissime, è capitato soltanto raramente, in rosa ha tanti di quei solisti, in grado di decidere la partita in ogni maniera ed a proprio piacimento. Inutile metterci ad elencarli tutti, rischieremmo di fare un torto dimenticandone qualcuno, motivo per cui ci limitiamo a dire, che sono degli ottimi calciatori, che si mettono sempre a disposizione della squadra, e quando intuiscono, che magari con è giornata, decidono personalmente la partita. Per quanto riguarda il ruolo di vittima sacrificale, in questa circostanza, è stato recitato dalla Roma, che nonostante il pesante passivo, 10-2 il risultato finale, non esce assolutamente ridimensionato da questa partita, essendo che Bologna a parte, chi ha incontrato i rossoneri, ha sempre pagato dazio. Per la cronaca, il Milan parte subito con il piede sull'acceleratore, e non passa neppure un minuto, che Canfora trova la via della rete. Poi sempre nel corso della prima frazione, Russo e Buonocore, portano il parziale sul 3-0. La Roma fa quello che può, ma è davvero poco al cospetto degli avversari, che in apertura di ripresa, due volte con Di Bartolo ed una con Galati, volano sul 6-0. Alla mezz'ora Frontino segna la rete della bandiera, ma ciò sembra scatenare ulteriolmente l'ira rossonera, ed in particolare di Di Bartolo, che va in rete in altre tre circostanze. Prima del triplice fischio da registrare le reti del giallorosso Belligno e del rossonero Buonocore.
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