Shaktar, ma cosa ti succede? Dove è finita la squadra che con pieno merito aveva annichilito avversari dopo avversari e conquistato meritatamente la provvisoria leadership della graduatoria? Una sconfitta contro l'Arsenal ed un pari contro il Bursaspor nelle ultime due giornate, per carita, risultati che possono starci, anche perchè gli impegni, non erano dei più semplici, ma è ovvio che dagli ucraini, è logico visto il roster, attendersi sempre di più. Una plausibile spiegazione, che a nostro avviso rappresenta un dato e non un possibile alibi, è legato all'organico, che per varie vicissitudini, si è ridotto al lumicino. Ieri sera infatti, per infortunio, era assente Incognito, mentre per motivi di lavoro, erano assenti Liotta e Miracola, e quindi il match gli ucraini, lo hanno affrontato con soli cinque elementi. Nonostante ciò fino ad un minuto dalla fine, erano in vantaggio e poi dopo essere stati raggiunti in pieno recupero si sono visti negare un possibile calcio di rigore per fallo del portiere a danni di Drago, che ha avuto la colpa di aver accentuato la caduta, che secondo il nostro parere ha tratto in inganno l'arbitro. Ma andiamo con ordine. Parte meglio lo Shaktar che con Drago al minuto 12, si porta in vataggio, e poi al 17', trova lo 0-2 con Bontempo. Prima del riposo però è Giuseppe Calanni a riportare in partita la sua squadra. Nella ripresa al 27' Presti porta a tre le marcature ucraine, ma 60" più tardi i turchi si riportano a -1 con Santoro. Lo Shaktar, non ci sta non vuole perdere ulteriore terreno e con Nocifora a 9 minuti dalla fine si porta sul 2-4. Sembra fatta ed inveceal 33', Contiguglia, riduce le distanze, e ad un minuto dalla fine, Manzo con una furbata su punizione, annula il gup. Nel corso del recupero, come abbiamo detto in apertura episodio da moviola, con Drago che dopo un contatto in area con il portiere termina giù, ma per l'arbitro non ci sono gli estremi per concedere la massima punizione.
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