Altra grande prestazione dell'Udinese, che senza chissà quali patemi, archivia la pratica Cagliari, ed in attesa dei match di Lazio e Milan, si insedia da solo al comando della classifica. La domanda che adesso sorge spontanea è: chi fermerà i friulani, che tra l'altro, possono contare da due gare a questa parte, sulla guida tecnica e sull'esperienza di Alex Canà? Ieri Canà, per problemi personali, era assente, ma tramite telefono, è riuscito ad impartire alla squadra, le giuste indicazioni, per rendere la partita contro il Cagliari, qualcosa che somigliasse a poco più che un semplice allenamento. L'Udinese, che ha preso consapevolezza dei propri mezzi, punta dunque a voli pindarici, e a rimanere quanto più possibile in vetta alla graduatoria. Certo c'è da dire, che l'impegno di ieri, era tutt'altro che proibitivo, il Cagliari, ha messo tanta buona volontà ma niente di più e se i sardi, dopo sei giornati sono fermi ancora a zero punti, un motivo ci sarà pure. Per la cronaca, non è che ci sia tanto da dire. L'Udinese, ha fatto quello che ha voluto dall'inizio all fine. La parte del mattatore, questa volta è toccata a Stefano Gennaro. autore di ben sette goal. Su quali fossero, le reali potenzialità che i friulani, si trovavano davanti, lo si può intuire anche dal minutaggio, concesso a Millevoi. Solitamente il suo standard, non supera i 300 secondi a gara, ieri il giocatore in questione, ne ha avuti molti di più, ed ha messo a segno anche una doppietta.
INTER - PARMA 1-6
Una rondine non fa primavera, e dopo aver conquistato nel corso della 4' giornata i primi tre punti stagionali, l'Inter, viene nuovamente ridimensionata dal Parma, che con grande merito, si aggiudica la posta in palio. I neroazzurri, hanno fatto davvero poco, per contrastare gli avversari, e le conseguenze finali, non potevano certo essere diverse. Sicuramente nell'Inter, serve rinforzare l'organico perchè caso contrario, questa competizione, assumerebbe le sembianze di un "calvario". Per quanto riguarda invece il Parma, dopo l'esonero di Canà, attraverso buone trame di gioco collettive, sono arrivate due vittorie consecutive. A questo punto viene da chiedersi: se i gialloblù, non avessero avuto la scellerata idea di affidare a Canà la panchina per due partite, dopo tra l'altro l'esordio vincente, a questo punto del torneo, dove si sarebbe trovato in classifica il Parma? Ovviamente la risposta datela voi, visto che la matematica non è un'opinione. Pasando alla cronaca a rompere l'equilibrio e Sanna e poi n rapida successione, arriva il raddoppio di Parrino. Nella ripresa, ci pensa Damiano a scrivere la parola game over, con una doppietta. Al minuto 28' Priola trova il gol della bandiera, ma prima del triplice fischio, il Parma ristabilisce le giuste proporzioni, con le realizzazioni di Sansone e Sanna.
GENOA - PALERMO 1-7
Riprende a volare il Palermo, che dopo l'inopinato stop della giornata precedente ad opera dell'Udinese, ieri ha affrontato e superato brillantemente l'esame Genoa. Certo c'è da dire che per i siciliani, il test, non era dei più impegnativi, per ulterori informazoni i rossoblù sono relegati in fondo alla classifica, però era importantissimo soprattutto a livello morale ritrovare subito la strada della vittoria. I tre punti sono arrivati e adesso in casa rosanero, si può guardare al prossimo futuro, con rinnovato ottimismo. Per quanto riguarda al Genoa, rispetto alle uscite precedenti, dobbiamo riscontrare de miglioramenti, ma è ancora pochino, per cercare di risalre una classifica deficitaria. Nonostante la sconfitta, tra i grifoni, dobbiamo registrare l'ottima prova di Alioto, che è stato l'ultimo ad arrendersi. Tra gli ospiti invece grande prova di Basile, autore di una quaterna. Già nei primissimi minuti, i rosanero, sono stati bravi ad incanalare la partita sui binari giusti e tra il 4' ed il 7', erano gà avanti di due goal. In chiusura di frazione arrivava la 3' rete, per opera di Basile, e quello che poi rimarrò il goal della bandiera per i local, griffato da Todaro. la ripresa, cominciava nuovamente all'insegna di Basile, che per tre volte superava l'estremo difensore genoano. Prima della chiusura per i rosa dobbiamo annotare anche la rete di Riolo.
LECCE - CESENA 2-3
C'è mancato poco che ci scappasse la sorpresa. Premettendo che il Lecce, come dimostra la classifica, non è l'ultimo arrivato, dal Cesena, vista la rosa della squadra, è lecito attendersi sempre di più. Alla fine i romagnoli, hanno vinto, ma non hanno affatto convinto sotto il profilo del gioco. I pugliesi per lunghissimi tratti, sono stati superiori a Belbruno e compagni, hanno però avuto il demerito, di non aver concretizzato in goal, tutta la mole di gioco crata. L'unico merito invece da attribuire ai bianconeri, è la cinicità sotto porta. Il Cesena infatti, non è che abbia costruito chissà che cosa, ha avuto però l grande merito di trarre il massimo. La sconfitta di misura quindi in virtù di quanto le due squadre hanno fatto vedere in campo, penalizza oltre misura i giallorossi, alla quale, anche un risultato di parità sarebbe stato stretto, figuriamoci una sconfitta, che definiamo immeritata. A partire benissimo, sono i salentini, che al 3' con Glugliotta, si portano in vantaggio. Vantaggio che durà però appena 5' minuti, perchè ci pensa Fallo a rimettere le cose a posto. Il Lecce gioca nettamente meglio degli avversari, ha un giropalla veloce, ma come detto prima, manca in fase conclusiva, e cosi come spesso accade nel calcio, sul finire di primo tempo, Belbruno, porta in vantaggio la sua squadra. Nella ripresa, la musica non camba, è sempre il Lecce ad essere padrone del campo, ma al 26', capitola nuovamente sulla conclusione di fallo. I pugliesi, si buttano a capofitto in avanti, cingono d'assalto l'area di rigore ospite e a due minuti dalla fine riaporno la gara, con Calalesina. Il goal giunge però in maniera piuttosto tardiva, visto che poi i romagnoli, nel corso dei restanti minuti si chiudono bene e non concedono più nulla.
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