GIOVANISSIMI CALCIO A 5 CAMPIONI D'ITALIA 02-06-2010

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mercoledì 21 settembre 2011

PERICOLO CANNUNI...

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Potrebbe essere così per il S.Agata, atteso da una trasferta a dir poco insidiosa, o per lo meno questo è ciò che si augura l'intero entourage. Il Sacro Cuore Milazzo, è infatti una buonissima squadra, ed anche se è una neo promossa, è guidata da un tecnico bravo e preparato, ed ha tutte le carte in regola, per mettere in difficoltà il S.Agata. Sicuramente, delle avversarie, affrontate fino a questo momento, sulla "carta", quella mamertina, è la più temibile, visto che oltre su un gioco già rodato, può contare, sulla strepitosa vena realizzativa, di Paolino Cannuni, attaccante da tenere sempre d'occhio. Il bomber milazzese, magari, non sarà spettacolare a vedersi, magari, non sempre partecipa alla manovra, a volte anzi si estranea, ma guai a lasciargli qualche metro di troppo o a perderlo di vista un solo istante, potrebbe colpire in maniera letale, insomma un "cobra da area di rigore". Questo lo sanno bene i nostri difensori, che contro il Casteldaccia, si sono ben comportati, infatti i palermitani verso la porta di Monastra, in maniera pericolosa, hanno concluso in una sola circostanza. Anzi per dirla tutta, il pacchetto arretrato in queste prime tre uscite ufficiali, nonostante assenze importanti, è quello che ha dato più garanzie, e non lo diciamo certo noi, ma abbiamo il conforto dell'aritmetica, alla voce gol subiti "1", e tra l'altro su un rigore alquanto discutibile. I problemi, come detto in altri post, sono altrove. Se è vero, che in campionato abbiamo subito un solo gol, è altrettanto vero, che in 180' minuti, di gol ne abbiamo fatti altrettanti, ma questo ci potrebbe anche stare, il problema è, che l'unica marcatura, è arrivata su palla inattiva e come se non bastasse, non siamo riusciti a creare chissà quali pericoli, motivo per cui, c'è da intervenire sul gioco, trovare le giuste alchimie, far quadrare gli schemi, in maniera tale da mettere in apprensione le retroguardie avversarie. Ultimo punto, ma probabilmente quello più importante, bisogna trovare, la grinta, la cattiveria agonistica e la determinazione, che da sempre ha contraddistinto i giocatori che hanno indossato la maglia del S.Agata.

Nella foto il centrale difensivo Walter Travaglia

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