Oggi a vincere ed alimentare le speranze salvezza, non è stato il S.Agata, ma il grande cuore, il grande orgoglio, il grande attaccamento che tutti i giocatori, hanno mostrato verso i colori biancoazzurri. Come dice il titolo del post, è stata la vittoria del cuore, la vittoria di un gruppo, che adesso finalmente sembra coeso e determinato. Parentesi di Licata a parte, nel corso del girone di ritorno, si è visto il vero S.Agata, una squadra combattiva, tutt'altro che remissiva, determinata, caparbia, pronta a lottare pur di raggiungere la meta. Si!!! Questa è la strada giusta. Oggi pomeriggio, chi in campo, chi in panchina, chi in tribuna a soffrire come Nocifora e Calogero Regina, tutti sono stati dei gladiatori. Era troppo fondamentale vincere oggi, per sfruttare i risultati negativi di Casteldaccia e Gattopardo, e grazie alla rete di Carbonetto, ci siamo riusciti. L'uno a zero finale, potrebbe trarre in inganno, e si potrebbe pensare, che magari è stata la classica vittoria fortunata. No...non è assolutamente cosi. Il S.Agata, ha dominato dall'inizio alla fine, tant'è che la Parmonval, mai in maniera pericolosa, ha concluso verso la porta di Monastra. Di contro, noi abbiamo avuto diverse opportunità per chiudere la partita, ma un po di imprecisione in zona gol, non c'è lo ha consentito. In ogni caso, la cosa importante era vincere e il S.Agata lo ha fatto e non ha rubato assolutamente nulla. Adesso, guai esaltarsi, la strada è ancora lunghissima e piena di insidie, però mettendo in campo in ogni gare gli elementi citati ad inizio post, nulla è precluso. Il primo obiettivo, che era quello di abbandonare la penultima posizione, è stato centrato, adesso bisogna fissarsene un altro. Non si deve però cadere nell'errore di fare progetti a lunga gittata ma vivere gara dopo gara, partita dopo partita e guardare sempre chi ci sta davanti e a tal proposito, possiamo dire che il prossimo obiettivo, si chiama Casteldaccia.
Nella foto Benedetto Carbonetto autore del gol partita
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