GIOVANISSIMI CALCIO A 5 CAMPIONI D'ITALIA 02-06-2010

GIOVANISSIMI CALCIO A 5 CAMPIONI D'ITALIA 02-06-2010

martedì 19 ottobre 2010

NON E' COSI...

...che si incoraggia una squadra. Già da diverse settimane, abbiamo ricevuto alcuni commenti, che ovviamente non abbiamo pubblicato, e che a turno miravano a colpire questo o quell'altro giocatore. Ma la cosa peggiore, sono quei fischi, pochi a dire la verità, e soprattutto quei commenti fuori luogo, che ogni qualvolta si gioca in casa, si è costretti a sentire. D'accordo, chi paga il biglietto, è libero ci commentare e fischiare se lo spettacolo, non piace, ma che per lo meno, abbia il buonsenso di farlo alla fine. Non ha senso che prima si commenti in negativo la prova dei nostri SPLENDIDI RAGAZZI e poi magari alla fine quando si vince si è tutti pronti a salire sul carro dei vincitori. No...non è cosi che vanno le cose. Nel corso della stagione può capitare, che non si è al top, e che magari non si giochi al meglio, ma prima di fischiare o commentare in negativo una prova, che si abbia almeno un minimo di buon senso di capire il perchè quel giocatore abbia giocato male. E' ovvio che nelle nostre pagelle raramente vedrete delle insufficenze. Pur rispettando l'opinione di tutti, preferiamo andare per la nostra strada, visto che stando a contatto con i giocatori nel corso della settimana, "NOI", sappiamo cosa c'è dietro. Fermo restando che i nostri meravigliosi ragazzi, hanno le spalle "Larghe", fa male sentire il brusio della gente quando il pallone arriva in area e i soliti "ma u porteri picchi non nesci", così come ultimamente sembra essere stato preso di mira Daniele Patti con i soliti "non zetta un passaggiu", per non parlare poi di quell'errore del nostro grande capitano Luciano Regina, contro il Licata. No scusatesi, ma non è cosi che si sostiene una squadra. Nel calcio così come nella vita, anche se lunge da noi fare moralismi tanto meno insegnare regole di vita, bisogna mantenere sempre la stessa linea, non bisogna essere contradditori. Per esempio, Monastra tra i più criticati di questo inizio di stagione, dopo la doppia parata di domenica che ha salvato il risultato, non può diventare un eroe. No..., scusateci, ma questo metro di giudizio non lo condividiamo. Regina e compagni nel corso della settimana lavorano in maniera dura, fanno sacrifici, cosi come il tecnico e la Società e quindi meritano la massima fiducia. Sotto questo punto di vista, manca e anche tanto il gruppo KAOS. Si proprio loro, quel manipolo di ragazzi spesso bisfrattati, ma che mai nel corso di una partita si sono permessi di fischiare i giocatori in campo. Eppure non sono mancati i momenti difficili, cosi come viene testimoniato nella loro ultima apparizione, quando al Dalcontres di Barcellona, chiamarono la squadra sotto la curva per applaudirla, al termine di una partita che come ricorderete sancì la retrocessione in Promozione. Per eventuali chiarimenti con la squadra, e ce ne furono tanti, si aspettava il martedi o il post partita. Ribadiamo ancora una volta una cosa importante. Per vincere il nostro campionato, per tagliare il nostro ambito traguardo della salvezza, c'è assolutamente bisogno di tutti, ed è per questo che vi chiediamo di stare ancora più vicini a questi meravigliosi ragazzi che sicuramente a fine stagione sapranno ripagarci. GRAZIE!!!

6 commenti:

  1. però per favore ultras venite diamo una mano a questa meravigliosa squadra facciamo tremare il fresina daiiii

    RispondiElimina
  2. D'accordo con quanto è stato scritto. La squadra deve essere sempre sostenuta, le critiche non servono a nulla. E' vero le cose si apprezzano quando mancano. Prima i ragazzi del Kaos erano criticati, adesso però mancano eccome

    RispondiElimina
  3. Sono stato del gruppo KAOS quanto scritto è la verità mai noi fischiavamo la squadra epppure di momenti brutti ce ne sono stati. E' anche vero che quando siamo scesi contro il Due Torri, abbiamo applaudito chiedete a chi c'era come i fratelli Regina Bucca

    RispondiElimina
  4. Questa è l'ennisima dimostrazione che conferma che un paese come S.Agata non puo' crescere perchè nn vuole crescere, fin quando l'invidia,la gelosia sono insite nelle persone è impossibile. Cosi' vale nella quotidianeità cittadina che nello sport, anzichè remare tutti dalla stessa parte ed essere orgogliosi di quello che si ha si cerca di distruggere quello che di buono con sacrifici si è costruito, ma importante nella vita come nello sport è andare sempre avanti, camminar a testa alta e avere la coscenza pulita e vi posso assicurare che chi indossa la maglia Biancazzura ha dato e darà sempre l'anima,è uscito sempre a testa alta e con la maglia sudata, poi si sbaglia,noi siamo solamente umili agonisti che cercano di esser protagonisti nel loro piccolo e regalare piccole emozioni a chi tiene veramenente al S.AGATA!!

    RispondiElimina
  5. Da quando non ce più il gruppo kaos raramente vengo al Fresina. Noi allora venivano molto criticati, ad apprezzarci erano solo i giocatori. Da quanto leggo però dai comenti la nostra mancanza si sente. Io amo il S.Agata e la squadra del mio paese e non venire sempre al campo, non significa che ho qualcosa contro la Società che ha fatto benissimo e ci ha riportati in Eccellenza. Voglio fare tanti auguri di pronta guarigione al signor Prattella che ho saputo che è stato operato

    RispondiElimina
  6. s. agata calcio l' unico orgoglio del paese, eppure certa gente non apprezza quello che di buono la socetà e la squadra sta facendo... i giocatori meriterebbero più appoggio solamente perchè giocano in una piscina anzichè un campo di calcio normale...con questo voglio dire aiutaiamo il calcio s. agata a migliorare, aiutandoli senza criticare a vanvera e sostenere la socetà venendo al campo a seguire la squadra....forza s. agata sempre!!!!!

    RispondiElimina